Garzone di barbiere a 14 anni, senza un soldo a Parigi e a Londra qualche anno dopo, libraio antiquario ed editore, Giuseppe Orioli ebbe un destino singolare, che ci parla soprattutto dalle pagine del suo Avventure di un libraio, libro a metà strada tra racconto autobiografico e letteratura odeporica, nonché vetrina di personaggi semplici e famosi. Orioli si muove con disinvoltura da quartieri malfamati e postriboli ad ambienti della piccola e media borghesia, salotti aristocratici, biblioteche e palazzi antichi ed accompagna il lettore nei luoghi più disparati, restituendo perfettamente l'atmosfera e le suggestioni delle località che attraversa. Le sue memorie si concludono con la rievocazione del suo viaggio con Douglas nel Sud Italia, e ad Ischia sono dedicate le ultime annotazioni, che qui riportiamo, del suo soggiorno di due mesi e mezzo nell'isola. L'autore dimostra di conoscere Ischia "meglio di qualunque comune turista" e si propone come guida per un "giro indipendente": il risultato è una descrizione che sembra ritagliata in un tessuto di normalissime esperienze quotidiane, dal quale, come per incanto, erompe tutto il fascino dell'isola pre-turistica.