A rompere i confini fra spazio e tempo, a sdrammatizzare con ironia il friulano, i friulani e i confini della Piccola Patria, a svecchiare la tradizione del retorico racconto e della consunta narrativa in friulano, contribuisce finalmente Franco Marchetta. In una raffinata invenzione a struttura circolare, dove l'incipit del romanzo corrisponde al suo epilogo, l'autore propone piani diversi di lettura. Al di là dell'intreccio avvincente dominato dalla enigmatica e camaleontica figura di Gilez, dalla esasperata ricerca dell'io narrante che cerca se stesso, stregato dal gioco di specchi proposto da Gilez, la seduzione per il lettore è rappresentata anche dalla trama colta dei rinvii letterari, da dipanare e dominare nonostante i depistaggi operati con maestria dall'autore.