Le testimonianze storiche relative all'esistenza di Gesù di Nazareth sono piuttosto scarne e, per lo più, contenute nei Vangeli canonici ed apocrifi, nonché in altri scritti della tradizione cristiana, tra cui le lettere di Paolo di Tarso, che fu il primo a delineare i lineamenti della nuova dottrina. Questi testi tendevano a fornire una versione teologica del Maestro, propria della comunità di appartenenza, senza alcuna pretesa di metodologia storiografica. Il racconto del processo che portò alla crocifissione del Cristo e la narrazione della resurrezione, pur presentando un innegabile nucleo unico, furono riportati con alcune varianti dai presunti evangelisti, a cui è stata attribuita la paternità dei testi in maniera pseudo-epigrafica. Ciò ha comportato difficili problemi di interpretazione per gli studiosi delle epoche successive, alla luce soprattutto della necessaria comparazione con i rotoli ritrovati a Qumran alcuni decenni fa...