Un rovesciamento completo di prospettiva sta riorientando equilibri e relazioni internazionali: da strumento di esercizio del potere gestito dall'alto, la paura si è trasformata oggi in una leva che, agendo dal basso, condiziona le scelte della classe politica. L'ipotesi del libro è che permanendo, e anzi accelerandosi, questo colossale spostamento di forze economiche e politiche, e in previsione di una massiccia crisi sociale provocata dalla recessione in corso, queste tendenze possano non solo confermarsi ma aggravarsi, contribuendo così a un ulteriore scivolamento dei pesi economici e politici. Perché sentimenti ed emozioni appartengono a pieno titolo ai fattori determinanti della politica.