La geografia politica dell'Africa illustra fin nelle sue pieghe più profonde la complessità del continente. Senza pretendere di sistematizzare una materia versatile, che sembra sfuggire da tutte le parti, viene rappresentato il filo possibile di una narrativa in cui contano non solo le correlazioni logiche, ma altresì la rete dei rinvii, delle assonanze, delle allegorie, delle rappresentazioni, degli immaginari. La prospettiva territoriale propone sempre un intreccio: più o meno felice, più o meno cooperativo o conflittuale. Come mescolanza, la geografia immunizza chi si accosta all'Africa dalle trappole degli egemonismi culturali. In questo libro, battaglie e conquiste, scenari e sguardi e discorsi, relazioni transcalari, trasformazioni di piccoli e grandi spazi, veicolano sempre i punti di vista degli africani, e non si limitano ad esprimere le storie e le ragioni degli "altri": anche quando questi altri si rivelano importanti, come l'Islam, il colonialismo, i variegati attori della postcolonia.