In un momento di crisi epocale, il sentimento per i luoghi, le città, le nostre case, si è reso più tangibile, portando a soglia quella risonanza ancestrale che lo spazio intorno a noi riflette sul corpo e sull'anima. Siamo divenuti iperconsci dell'intorno, circostanza che ci ha posti di fronte a una sofferente attenzione sullo spazio. Dall'amara lezione di un lockdown mondiale sorge la necessità di un contatto responsabile con la terra, così come lungamente preannunciato da Paolo Portoghesi. Ognuno di noi ama qualcosa riguardo ai luoghi, e così il poeta, l'architetto, lo scienziato, il giurista, ne narrano qui alcuni aspetti. Aprendo una porta tra visibile e invisibile l'indagine sul genius loci descrive l'antico spirito dello spazio in accordo a una poetica contemporanea che guarda alle scienze.