Dopo aver curato i centauri della moto GP, il dottor Costa, costretto come tutti a un lungo periodo di "isolamento" a causa della pandemia da Coronavirus, dedica parte del suo tempo alla lettura. In particolare, viene colpito da un volume di Louis-Ferdinand Celine, nel quale è raccontato il genio del dottor Semmelweis e la sua lotta per sconfiggere la piaga delle morti da febbre puerperale negli ospedali della metà del '800. Lotta combattuta contro i suoi stessi colleghi e la loro "cecità accademica", prima ancora che contro quel male apparentemente incurabile. Claudio Costa, egli stesso medico visionario, si innamora di questa figura geniale, coraggiosa e controversa, e traspone la vicenda storica e la ricerca scientifica di Semmelweis in un copione teatrale che coinvolge il lettore e gli fa rivivere in prima persona quei fatti tanto avvincenti quanto dolorosi.