Quasi un trattatello a puntate, divertito, ironico a tratti, ma sempre rigoroso. Cinzia Della Ciana sfruttando il modello teatrale, che tuttavia si fa leggere anche come scorrevole narrativa, con questo lavoro profila il tema del genio nel Rinascimento. L'espressione "genio e sregolatezza", con la quale nell'uso comune si tende ad associare la genialità artistica ad abitudini stravaganti e disordinate, viene ribaltata per affermare che durante la grande renovatio, pur osandosi il salto verso l'impensabile, il multiforme ingegno rinascimentale fu tuttavia animato dalla ricerca per la precisione, secondo i concetti di armonia ed equilibrio indispensabili per raggiungere l'ideale della bellezza. Ne nasce un percorso a episodi, come nei film a quadri. Scendono in campo le grandi personalità italiane di quel secolo che saluta il Quattrocento e si spande nel Cinquecento. (...)