La generazione hashtag: la generazione degli adolescenti che comunicano attraverso i tag usando la piattaforma digitale. Lo smartphone è una protesi della loro identità, le chat e i social network un'estensione della personalità, una sorta di hard disk esterno in cui inserire tutta la propria vita. Il concetto di privacy e identità è diventato condiviso e quindi diventa quasi scontato che utilizzino tutti i mezzi tecnologici a loro disposizione per trovare uno spazio personale, una dimensione che troppe volte non si riesce a creare nel mondo reale. Selfie, grooming, cyberbullismo, sexting, social mode in cui alcol e corpi magrissimi sono i protagonisti stanno diventando i compagni di viaggio di questi adolescenti. Vittime di un'informazione strumentalizzata e distorta, di messaggi mediatici devianti, ma quale influenza può avere la disinformazione online sulla psiche dei giovani che senza un filtro adeguato possono cadere nelle trappole delle comunicazioni devianti?