Dopo decenni di dispute tra "innatisti" - secondo i quali esiste nell'uomo un nucleo arcaico scarsamente modificabile - e "empiristi" - invariabilmente darwiniani e fautori del primato dell'ambiente in nome di un'idea di progresso - tutte queste dicotomie appaiono prive di fondamento. Ben più interessanti di queste guerre di religione è il quadro che emerge dalla ricerca sul genoma, afferma Ridley in questo libro. In ogni essere umano, sostiene l'autore, sono presenti l'espressione delle emozioni di Darwin e l'eredità di Galton, gli istinti di James e i geni di De Vries, i riflessi di Pavlov e le associazioni di John Watson, l'esperienza formativa di Freud, la divisione del lavoro di Durkheim, l'imprinting di Lorenz.