Un viaggio senza sconti nel mondo della psiche e della metamorfosi che mette al centro i temi del comportamento alimentare e la difficile gestione del corpo e della mente per chi, come l'autore, soffre di disturbi legati al cibo. Qui l'io narrante spesso si interroga sul senso del doppio. Ed è così che il gemello falso non è solo quella parte di sé che si perde o ritorna, ma anche quella personalità in ombra che spesso prende il sopravvento. I componimenti presentati in questo libro sono dunque al tempo stesso sia il simbolo del clone generato dalle due anime (quella buona e magra e quella cattiva e in carne), sia quella trinità sfiorata dal poeta per un istante verso la chiusa del libro, come a testimoniare, più di ogni altra cosa, l'importanza iniziatica dell'intero percorso di un'opera che si può ritenere il diario in versi di un'esistenza passata a esorcizzare il proprio specchio.