La mostra Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari - tenuta nella primavera del 2018 nelle tre sedi di Varallo (Pinacoteca), Vercelli (Arca) e Novara (Broletto) - dà vita a un album fotografico, che dà conto dell'allestimento di Rino Simonetti. L'occasione permette a Giovanni Agosti e a Jacopo Stoppa - che di quella mostra sono stati, insieme a Gianni Romano, i curatori - alcuni approfondimenti su uno dei principali artisti del Cinquecento italiano, ma anche sulla cultura figurativa valsesiana fino a quello che è considerato l'erede di Gaudenzio: Tanzio da Varallo. Da lui si passa al suo clan, in particolare al fratello Melchiorre. Nuovi documenti permettono di delineare un suo profilo - non solo come pittore ma anche come scultore (attività che, grazie a questi nuovi apporti, si può affermare praticata pure da Tanzio) - tra l'Alsazia e la Valsesia, e forse addirittura la Baviera e persino Praga.