Il libro, prendendo spunto dalla disamina dell'artiglieria impiegata dagli eserciti combattenti durante il secondo conflitto mondiale, apre la lettura a svariati aspetti di questo importante avvenimento storico, analizzando in particolare i supercannoni tedeschi, così definiti perché il fuoco dei loro proiettili riusciva, dalla zona dei Castelli romani, a colpire gli obiettivi sul litorale della cittadina laziale di Anzio. Lo sbarco di Anzio-Nettuno è incluso nel frame, ed emerge da un'analisi finora meno indagata dagli studiosi di storia militare, gli armamenti appunto, tra cui il mito dell'Anzio Express e il suo tipico fischio, senza eccezione ricordato e mai dimenticato dai soldati di allora e dai reduci. Nel saggio troviamo anche il ritratto antropico dei protagonisti che hanno preso parte a quell'evento epocale, che ha dato l'avvio alla liberazione dell'Europa dalla supremazia della dittatura nazista.