Zahir è un personaggio reale. Un ragazzo afghano che fugge dalla sua terra per non cadere nelle mani dei talebani. Suo padre si indebita per una cifra considerevole pur di lasciarlo andare affidandolo ai tanti trafficanti di uomini che svolgono quell'attività come un qualsiasi altro lavoro. Per lui non è importante dove andare. L'obbiettivo l'Europa nella quale vede condizioni di vita migliori, possibilità di lavoro, soprattutto desiderio di vivere lontano dalla guerra e dalle armi. Resta però legato alla cultura della sua gente, sente forte il senso della religione e la necessità di continuare le preghiere ai ritmi cui è stato abituato, il rispetto del Ramadan, la fedeltà alle tradizioni, il senso dell'impegno e del dovere. È generoso, riconoscente verso i suoi e appena può, rimette buona parte del guadagno che gli viene dai primi lavori che trova. Conscio dell'importanza dell'apprendimento della linlui che non ha mai avuto la possibilità di andare a scuola, coglie l'opportunità offerta dalla scuola per migranti "Penny Wirton" di Lanciano.