L'intima voce di uomo si innalza davanti alle avversità della vita. È la storia di Valerio, sordastro a causa di un'acuta broncopolmonite. All'età di vent'anni diventa totalmente sordo e da lì le nuove abitudini si scontrano con la dura realtà contadina, pregna di mentalità feudale. Il quadro storico è quello della Seconda Guerra Mondiale e della successiva ricostruzione. Tutto viene affrontato con la consapevolezza di essere "diversi". La cappa psicologica inizia a diradarsi solo attraverso il coraggio. La scelta di emigrare a Milano è una sfida contro se stessi e quelle alte barriere che la società innalza. A reggerlo durante il suo cammino non soltanto la religione, ma anche la ricerca scientifica e l'amore. Dopo l'euforia del 68, un'altra ardimentosa avventura, quella in Messico. Un riscatto morale reso ancora più vivido da un intenso quadro antropologico, politico e sociale.