È una livida e fredda sera del 29 marzo 1944 quando un camion si ferma in una radura accanto a un fosso nelle campagne di Camorena. Vengo-no fatte scendere sette persone, circondate da un manipolo di soldati fascisti del famigerato battaglione M. I prigionieri vengono falciati dalle scariche di mitra in esecuzione di una condanna emessa solo poche ora prima. La vita di questi sei ragazzi e di un uomo maturo, destinati ad essere ricordati come i "martiri di Camorena", si trasfigura ben presto in un simbolo dell'antifascismo. Documenti di archivio, testimonianze e gli atti processuali restituiscono la palpitante dimensione umana e politica di un dramma con molti protagonisti. Una vicenda terribile in cui rancori personali si sovrapposero alle ideologie, in cui vigliaccheria e gesti di nobiltà si confusero tra loro, in una tragica progressione sullo sfondo dell'ultima fase della guerra.