Pochi mesi prima della morte, Francesco d'Assisi lascia un testamento in cui, tra l'altro, riepiloga la sua esperienza cristiana. In una breve ma intesa narrazione racconta il cambiamento avvenuto nella sua vita e indica la misericordia nei confronti dei lebbrosi come il momento della svolta. A partire dagli scritti di Francesco e dalle successive narrazioni agiografiche, il libro indaga il significato dell'espressione "usare misericordia" e ne cerca le radici evangeliche e patristiche, note al santo attraverso la liturgia e soprattutto la recita del breviario. Proprio la misericordia - e non, ad esempio, la povertà o la minorità - è l'aspetto che, in prossimità della morte, Francesco definì come centrale nella sua vita e meritevole di essere trasmesso.