Il testo di Crawford non è mai stato tradotto in italiano né dall'originaria versione inglese del 1901 riproposta dalla The F. Marion Crawford Memorial Society nel 1980, né dalla versione francese tradotta da Marcel Schwob nel 1902. Non è difficile immaginare il perché, pensando a quanto disturbo avrebbe recato al potente D'Annunzio la compresenza di una Francesca da Rimini in concorrenza con il suo "poema di sangue e di lussuria" sul quale aveva investito tanto della sua reputazione. Ora Letizia Imola pone rimedio all'immeritata damnatio memoriae italiana. La sua traduzione ci permette così di assaporare, attraverso l'opera di un grande scrittore, il fascinoso mondo del teatro francese della bella Époque di cui Sarah Bernardt è stata indiscussa regina. E pone anche in giusta luce un prezioso tassello di quel variegato e sfavillante mosaico che fa, di Francesca da Rimini, uno dei miti più diffusi e più amati della modernità.