«Dopo qualche tempo ecco nuovamente altri "frammenti". Ancora scritti che mi hanno accompagnato fra impegni professionali e istituzionali, alternandosi con gli scritti d'arte e di critica. Lasciata alle spalle e in buone mani la direzione di «Critica d'Arte» c'è ora più tempo per registrare la materia della vita: sempre con fedeltà alla scrittura, con quella civetteria che mi riporta a quanto scrisse il De Amicis del Fucini: «Pigliava la penna quando smetteva il compasso, e misurava versi quando era stanco di misurare angoli». Ormai sono scomparsi compassi e tecnigrafi e navighiamo tra computer e rendering, ma la vita degli umani ha ancora i vizi e le debolezze di sempre, che restano materia potenzialmente letteraria.» [F.G.]