I catari, poi Gherardo Segarelli, poi Dolcino e i suoi: tutti con la pretesa di riprendere il Vangelo e riportarlo alle origini. Fu una tensione che investì il Medioevo e oltre, fu anche il bisogno di Francesco d'Assisi e Domenico di Guzmán. Costoro, in modi diversi, osservarono la croce di Cristo e cercarono di tradurla nella propria personale esistenza. Ma la radicalità a volte diventa estremismo, e la vicenda di fra Dolcino si è mutata nel prototipo della ribellione di una piccola comunità resistente e di una coscienza indomabile. Il percorso di questo libro prende avvio dal catarismo e dalla nascita dell'Inquisizione, per poi approdare alla complessa vicenda del "perfido eresiarca", il predicatore-guerrigliero Dolcino da Novara.