Come uomo e come scrittore, Luigi Meneghello contava su due punti di forza irriducibili e complementari: il primo era la sua origine nella provincia vicentina, fondato sul senso profondo del comunicare in una comunità; il secondo era il cosmopolitismo, che nel vasto mondo lo metteva perfettamente a suo agio in ogni rapporto, contro ogni intralcio a un'immediata intesa con chiunque avesse a che fare, come semplice interlocutore, insegnante o autore di libri molto influenti. Il suo modo di sfruttare questi fondamenti era di ribaltarli costantemente l'uno nell'altro: «in Italia non ho avuto una vera esperienza di ambienti 'provinciali'... non certo Malo, per me tra i luoghi meno provinciali del mondo. E meno che mai fuori d'Italia..., la città rossa in riva al Tamigi, il campus dell'Università». Fondamenti che gli valsero una posizione di alta responsabilità nel sistema accademico britannico, e un dialogo costante e appassionato con il pubblico dei lettori in patria, di cui questo libretto è un modestissimo vademecum.