Il 30 dicembre 2019, dalle ore 11.30 alle ore 15.30, sull'isola di Ventotene, Aniello Barone fotografa una parete geologica, leggendo in questo modo la storia della terra e la sua stratificazione di epoche diverse, sulla quale intravede un'ombra, una silhouette, immaginando di vedere un profilo umano in continuo divenire che "lo interroga". La messa-in-luce dell'ombra umana diventa natura e non può essere diversamente: l'Uomo è Natura!
«Lo sguardo si posa per una breve frazione di tempo su un mondo preumano o forse postumano. Il luogo non si presta a interpretazioni: l'illusione si trasforma in angoscia, inquietudine. Siamo lontani da una visione-versione esotica della natura. La preistoria dialoga con la poststoria; il presente diventa rarefatto in presenza di una natura “fuori tempo” del sapiens.
Per chi guarda è un accadimento “magico” che si anima davanti agli occhi. Una testimonianza geologica, storica di una deflagrazione sopra-naturale. Un racconto dove l'inanimato si anima: criptico e insensato, o pre-logico, sta fuori e dentro di noi, ha i nostri stessi vizi, umori, tormenti.
Isola di confino, fu anche il luogo in cui venne elaborato il progetto teorico di quello che poi sarà chiamata Comunità Europea: “Il Manifesto di Ventotene”. Il vento, il suo eco, il la lingua indecifrabile, estranea alla cultura dell’umano, che parla quest’area vulcanica.» — Aniello Barone