I sei dialoghi italiani di Giordano Bruno, stampati a Londra tra il 1584 e il 1585, sono al contempo una complessa partitura speculativa e lo strumento di un'aspra battaglia culturale condotta con le armi della retorica. In quanto filosofo non riconosciuto, estraneo e avverso alle istituzioni, il Nolano se ne serve per esporre il proprio pensiero, ma insieme per detronizzare i propri nemici e magnificare il proprio valore. Tale compresenza prende corpo in testi la cui elevata densità formale è il frutto di un eccezionale dispiegamento di energia stilistica e compositiva, nonché del ricorso sistematico alle risorse della mimesi letteraria. Questo libro sceglie la strada dell'analisi stilistica per investigare la sfera dei rapporti tra filosofia, retorica e forme della scrittura, nella convinzione che l'essenza dialettica e plurale dei dialoghi possa essere colta forse proprio là dove meno appare, nelle pieghe della lingua e nelle figure della retorica e della letteratura.