In seguito alle normative del 2012, 2013, 2014, la scuola italiana dei primi decenni del 2000 ha tutte le caratteristiche per essere scuola dell'inclusione. Le normative (leggi, decreti, circolari) ci sono e rimandano alla visione globale del diritto all'educazione per tutti, sancito dalla Costituzione e dalla "Convenzione internazionale sui Diritti dell'Infanzia". Il compito di dare concretezza a questo diritto è affidato a docenti, educatori e educatrici spesso giovani, alle prime esperienze lavorative, o che hanno svolto altre professioni prima di occuparsi di educazione. Sono professionisti pieni di buone intenzioni, ma inesperti; hanno bisogno di confronto e formazione. L'obiettivo del libro è coniugare il diritto all'educazione di tutti con le capacità di coloro che hanno il compito d'insegnare e educare e che, soprattutto all'inizio, vorrebbero avere dei modelli da seguire. Sono, per esempio gli insegnanti che partecipano ai concorsi a cattedra oppure quelli che seguono i TFA (Tirocini Formativi Assistiti) o i PAS (Percorsi Abilitanti Speciali). Il punto di riferimento di questo libro è la "Convenzione sui diritti dell'Infanzia", un documento forse poco noto ai neoinsegnanti e ai neoeducatori, ma fondamentale da conoscere, usare, fare proprio. Il libro offre molti modelli possibili di laboratori educativi e didattici, descritti in modo tale da essere formativi per chi svolge (o svolgerà in futuro) varie professioni nel campo dell'educazione.