Il volume si propone come analisi storica e giuridica del fenomeno di evoluzione dell'organizzazione politica tra l'esperienza medievale e la modernità, tratteggiando un'analisi del fenomeno del potere e delle sue forme di manifestazione istituzionale. La politica e il potere sono dimensioni per loro natura contraddittorie e contorte, soprattutto per il fatto che si muovono in un limbo tra esigenze egoistiche dei singoli e necessità sociali. Non a caso Hobbes affermava che se la stessa confusione concettuale del politico si fosse avuta in geometria, l'umanità starebbe ancora aspettando Euclide.