Nel 1948 una ragazza giunge in Israele portando con sé, come ricordo dell'amica più cara, un manoscritto contenente una raccolta di poesie. Ripercorrendo le vicende di tale opera e della sua graduale fortuna letteraria, questo libro presenta la struggente spontaneità e la voglia di vivere di Selma Meerbaum-Eisinger (1924-1942), insieme alle sue domande sull'amore e sulla morte. In una nuova traduzione, le liriche sono qui proposte nella versione filologicamente più fedele all'originale e completate dalle immagini, finora inedite in Italia, che Selma Meerbaum scelse a commento della propria antologia.