In "Fine pena mai. Disperare o sperare?", Pietro Pianese riporta riflessioni, pensieri ed emozioni che hanno costellato la sua esperienza di carcerato per più di trent'anni. Un percorso, il suo, che grazie alla Cultura, lo ha portato dalla sponda della disperazione a quella opposta della speranza. La presa di coscienza dei propri errori e del male inflitto alla società, a se stesso e ai propri cari si accompagna però anche alla consapevolezza che un regime carcerario "senza fine pena" equivale a una condanna a morte. Da qui la denuncia, anche, della profonda incoerenza e ipocrisia del sistema. Pietro Pianese, grazie a queste pagine, scritte con grande dignità e coraggio, ci sprona a riflettere sull'importanza di una giustizia "riparativa", l'unica in grado di dare dignità alla persona attraverso il reinserimento nella società e di ricomporre, così, una ferita umana e sociale che la "vendetta" non fa altro che tenere sempre aperta.