Il volume studia il rapporto tra letteratura spagnola e filosofia a partire da Cervantes e dai suoi lettori e interpreti nel Novecento. Il volume sostiene la tesi che tutta la letteratura spagnola ha un'impronta filosofica, sia pure sui generis, e le analisi sulla Zambrano - di cui Savignano è il più importante studioso in Italia - lo dimostrano. Il volume è completato da un'appendice in cui le stesse analisi sul rapporto tra letteratura e filosofia sono condotte su determinati momenti della vita letteraria in Italia, in particolare su Dante nei suoi rapporti con la cultura araba, allora dominante in Spagna.