Lo studio cronotipologico delle spille circolari di età longobarda in Italia prende forma da un aggiornamento del catalogo di S. Fuchs e J. Werner, Die Langobardischen Fibeln aus Italien, pubblicato nel 1950 e mai più rivisitato. Attualmente, sulla base per lo più dell'edito, si possono contare oltre centrotrenta esemplari, la maggior parte dei quali conservati in Italia e all'estero. Allo scopo di coniugare gli aspetti tecnici e formali che caratterizzano l'eterogenea serie di fibule a disco italiane del periodo VI-VII secolo, sono stati individuati diversi tipi e sottotipi, nell'insieme abbastanza omogenei, dai quali sono emerse forme più complesse realizzate in prevalenza in oro e in argento e forme più semplificate in bronzo.