Fate, folletti, spettri, dèmoni, streghe, maghi, dragoni e creature misteriose sono i personaggi che animano queste fiabe, voci delle molte culture diverse di cui consiste quella anglo-sassone. Tramite la Bretagna e la Normandia infatti poterono confluire in Inghilterra elementi di matrice latina e mediterranea, mentre dal cuore del continente europeo venne l'impronta di quei popoli guerrieri che portavano con sé mitologie e cosmogonie splendide e terribili. Dalla Scandinavia le genti del Nord nevoso e scintillante con le loro navi vichinghe e i loro miti approdarono più volte sulle sponde inglesi. E a tutte queste presenze, che nel corso dei secoli dovevano portare con sé, oltre al ferro e al fuoco, anche la linfa di cultura tanto diverse e vitali, si aggiungeva quella magica delle popolazioni celtiche, che dalle coste atlantiche, tramite il Galles e la Scozia, giunsero a stabilire con la gente anglo-sassone un contatto di enorme valore e portata. Di volta in volta amici e nemici, i Gaeli avrebbero regalato ai loro vicini migliaia di spunti meravigliosi che è oggi possibile ritrovare nelle fiabe e nelle leggende popolari inglesi, di cui dà un saggio questo volume.