Trenta e centoventi. Tanti sono gli anni passati da quel 18 febbraio 1898 che lo vide nascere, e da quel 14 agosto 1988 che lo vide morire. Quando Enzo Anselmo Ferrari nacque, le pochissime automobili in circolazione lucidavano i sogni dei ragazzini che le vedevano trotterellare fra polvere e galline. L'autista, impettito, premeva un pomello per sgombrare la via. Con Ferrari, qui si attraversa tutto il '900. Ci sono le imprese, le macchine, i giorni radiosi ma pure quelli tristi: quelli in cui il sole avrebbe fatto bene a restare nascosto. Si parla soprattutto di persone. Uomini, che ruotano attorno a due lenti scure.