Brossura con alette, 79 ill. colori, 40 bicromie e 4 b/n. La realtà sociale dell’isola Caraibica, con i suoi drammi e la sua povertà, ma anche il suo straordinario talento e la sua grande voglia di rinascere, nel catalogo dell’esposizione alla Triennale di Milano.
Grandi sculture di metallo ritagliato, battuto e inciso che richiamano angeli, sirene, figure ispirate al vudù, al fianco di giganteschi e coloratissimi alberi. Ma anche belve feroci, caricature, demoni, realizzate con la tecnica della cartapesta, per passare alle fotografie che ritraggono la realtà di un’isola che viene definita come “Inferno Haiti”, sopravvissuta a dittature crudeli e a una povertà per la quale è stata coniata la definizione di “Quarto Mondo”.
Tutto questo rappresenta il cuore di Fer Forgé. Battito di Haiti, ideata dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, che da anni è impegnata in progetti a sostegno dei bambini di Haiti, e promossa da Nescafé (nell’ambito del Nescafé Street Art Project) con l’obiettivo di far conoscere la cultura e la creatività del Paese e sostenere un importante progetto che la Fondazione sta portando avanti: “Francisville – Città dei Mestieri”, un centro di formazione che consentirà di insegnare un mestiere e dare lavoro a centinaia di ragazzi e di salvare migliaia i bambini.
Curato da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, il volume si sviluppa in tre sezioni e rappresenta un vero e proprio percorso nel cuore pulsante di Haiti e della sua arte, a partire dalle coloratissime maschere realizzate per il Carnevale di Jacmel, un tempo famoso al pari di quello di Rio, e da una serie di sculture in cartapesta, che costituiscono una sorta di conferma dei caratteri che l'immaginario collettivo dell'Occidente assegna della tradizione artistica delle Antille.