Fenomenologia di una crisi antropologica è il titolo dell'appuntamento di riflessione del Censis "Un mese di sociale/2011". La profonda crisi sociale che stiamo attraversando appare sempre più di natura antropologica, con un disagio individuale e un ripiegamento collettivo che non si lasciano interpretare attraverso i consueti schemi dell'analisi sociale ed economica. La crescente sregolazione delle pulsioni, il rinserramento individuale e l'indifferenza collettiva, il rattrappimento nel presente, sono i segnali della crisi di una mitologia che ha animato in passato i processi di sviluppo socio-economico. Una possibile rassegna dei miti che non funzionano più contempla: l'estinzione del desiderio e piuttosto il primato della logica di offerta capitalistica di prodotti e servizi, il disfacimento della cultura del dono e del sacrificio in vista del bene comune, l'evaporazione della figura del padre, l'indebolimento dell'autorità della legge e delle istituzioni, con il declino della lunga e fruttuosa parabola del soggettivismo.