"Nella regione col più alto tasso di disoccupazione, dove la mafia impera da anni e dove le risorse naturali sono costantemente sotto minaccia, lo Stato ha deciso che la priorità è il gioco. Ovvero il gioco d'azzardo. un microcosmo sottovalutato, che solo nel 2013 ha fatturato in Sicilia quasi 4 miliardi di euro. E che ha conseguenze per centinaia di migliaia di persone. Nessuno può dirsi immune".