"Fare il 28 luglio" è una espressione idiomatica che resisteva fino a qualche decennio fa nel dialetto di Gioia del Colle. Il detto, che nella mente dei parlanti significava compiere un'azione funesta, alludeva al 28 luglio 1861, giorno in cui il sergente Pasquale Domenico Romano attaccò la città con la sua banda di briganti. La storia di un luogo si sedimenta nella mente degli abitanti e contribuisce a costruirne la cultura. Lungi dal diventare una sorta di autocelebrazione campanilistica, il lavoro qui documentato mira a far luce sul fenomeno del brigantaggio politico, perché attraverso lo studio della nostra storia si contribuisce a rinsaldare quel baluardo dell'identità territoriale che rappresenta un forte strumento di autoriconoscimento, la cui forza passa proprio attraverso il recupero e la valorizzazione del territorio e delle sue ricchezze storiche.