Come recuperare la stilistica in chiave ermeneutica, non disattendendo la semantica? Il libro intende corrispondere, più che rispondere, ai termini impegnativi della domanda, con un viaggio testuale nel saggismo critico di Charles Bally, Gianfranco Contini, Émile Benveniste, P. Ricoeur, Leo Spitzer e Roland Barthes, percorso continuamente in affaccio sulle immagini letterarie della contemporaneità europea. Immagini non solo retoriche, ma espressive, incroci di parola evocativa e parole enunciate, con cui i testi letterari rispondono al tacere della storia, rendendosi vissuti linguistici di autori e personaggi, parlanti da dentro la coscienza rivolta ad un senso da rappresentare, raccontare, liricizzare. Letto come atto ermeneutico d'enunciazione, il testo letterario parla pure alla critica, suggerendo i modi del leggere e i metodi interpretativi, responsabili nel cercare nell'evocazione della parola poetica e narrativa un'intensità da dire, perché risposta eccedente ad ogni parola distratta dal parlare da dentro.