In questo libro la lettura viene tematizzata secondo un'inedita prospettiva. Non si fa questione di canoni letterari, politiche educative, approcci didattici e neppure si accede a toni apologetici o moralistici. La lettura viene accolta nella sua dimensione elementare di pratica. Leggere segni cuneiformi incisi su una tavoletta di argilla, marche sillabiche vergate su papiro, lettere d'inchiostro manoscritte o impresse meccanicamente su carta implica un differenziato ventaglio di operazioni gestuali e cognitive e una correlativa pluralità di orizzonti di senso. Ne risulteranno sempre nuove immagini di mondo e nuove figure di uomini. Proprio nel radicamento emozionale e corporeo, a giudizio dell'autore, va rintracciata la più profonda dimensione simbolica e infine etica dell'atto di leggere.