Un'etica dei resti - di tutto ciò che viene rimosso ed eliminato, in termini di rifiuti materiali, umani e sociali - amplia la riflessione morale e disegna nuovi confini. Individua strategie personali e collettive ecocompatibili e ridefinisce il concetto di responsabilità. In gioco è l'umana sopravvivenza. «La scienza parla chiaro: il countdown è iniziato, stiamo entrando nel rapido declino degli equilibri sistemici del pianeta. La catastrofe non sta davanti a noi, in un più o meno lontano futuro; se "il regno di Dio è in mezzo a noi", vale lo stesso per la finis mundi: è presente nel cibo che ingeriamo, nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo. Essa si presenta insieme alle montagne di plastica, all'innalzamento dei mari, al cambiamento della flora [...] in relazione a tutto ciò il mondo esibisce lo sconquasso che abbiamo creato stregati dal fascino della forma, erodendo infine le "fondamenta della terra"».