Con l'"Ethica" e le tre "Quaestiones" le Edizioni della Normale proseguono la pubblicazione di alcune tra le più importanti, e meno note, opere di Campanella. Nell'"Ethica", dopo avere affrontato i rapporti tra pulsioni sensibili e mens razionale e divina, tra inclinazioni fisiche e scelte fondate sulla libertà, l'autore delinea un affresco delle diverse virtù con uno stile vivace e anche originale; nelle "Quaestiones" la riflessione sulla natura, il ruolo e i fini della virtù è condotta attraverso un serrato confronto sia con le più rilevanti tradizioni etiche del passato sia con le dottrine più recenti - dalle posizioni naturalistiche di Telesio a quelle dei moderni 'politici' e dei sostenitori della ragion di Stato imperniate sull'identificazione di virtù e felicità con potere e dominio. Dell'"Ethica" non sono note altre stampe dopo le edizioni secentesche di Francoforte e Parigi; le tre "Quaestiones", che corredavano l'edizione parigina, sono rimaste fino ad ora quasi del tutto sconosciute.