Vittoria si ritrova a combattere contro qualcosa che non percepisce veramente; come nel fondo di una bottiglia vuota, osserva un mondo totalmente diverso da quello al quale era normalmente abituata. Tutto ruota in modo veloce senza un'apparente logica da quando le è stato diagnosticato un tumore al seno. La protagonista dà risalto, nel suo breve racconto, ai momenti prima di entrare in clinica, fatti di indecisioni e ricordi, e a quello immediatamente successivo all'operazione, in cui la ritroviamo con il suo reale spirito. In un burrascoso stato d'incertezza che sembra farla camminare come un funambolo sopra una corda tesa, il suo nome, Vittoria, è senza dubbio una "gustosa" realtà.