L'estetica del terziario si presenta come evoluzione logica del marketing dei servizi, ma anche come paradigma complessivo per descrivere e interpretare le nuove forme di offerta di valore per il cliente. Ma l'approccio teorico che ne analizza le aspettative e i comportamenti di consumo, i vecchi diritti e i nuovi doveri, non è più quello, limitato, della microeconomia. Fondamenti dell'estetica del terziario sono gli stessi della bioeconomia e dell'economia civile. Ma, i beni naturali, quelli pubblici, sociali e, soprattutto, i beni relazionali, vengono riconsiderati alla luce di quel sentire che fornisce radici comuni sia a senso che a sentimento. Il senso estetico del cittadino-consumatore, che comprende spontaneamente un'etica ecologica è il sentimento della bellezza. A partire da quella dell'ambiente naturale, per arrivare a quella del paesaggio urbano, comprese le architetture della produzione e dell'amministrazione, del tempo libero, della vacanza: estetica ambientale. Luoghi e organizzazioni la cui mission può essere riconfigurata esteticamente, basando qualsiasi transazione sulla reciprocità gratuita dell'ascolto, della cortesia, del rispetto: estetica delle relazioni interpersonali. Solo così il concetto settoriale di qualità del servizio, finalizzato alla soddisfazione del cliente, può liberare quello trasversale di felicità della vita delle persone e delle comunità.