Quali sono le differenze tra i vari telegiornali italiani? Dipendono dalla simpatia dei conduttori o dall'obiettività informativa, dalla chiarezza del linguaggio o dagli schieramenti politici, dalla spettacolarità delle immagini o dalla diplomazia dei comportamenti? Che cosa ci spinge verso Mentana o verso la Gruber, verso Mannoni o verso Cucuzza? E perché Fede suscita tanto trasporto e tanto fastidio? In altre parole: perché decidiamo di seguire un TG piuttosto che un altro? Con l'ausilio di uno sguardo semiotico, questo libro intende andare alla ricerca delle armi con le quali i telegiornali combattono la guerra dell'audience.