Transcodificando poeticamente il vocabolario della metodologia psicoanalitica, Stoccoro celebra la seduzione iconica della dimensione concreta come di quella onirica quale strumento di una sempre vorace necessità di conoscenza del sé e dell'altro, nonostante le assenze, le distanze, gli inciampi mentali e sentimentali. Una poesia che irretisce in una sorta di imbambolamento fascinoso per la novità dell'impatto linguistico e l'inesausta variazione di temi che sembrano riverberarsi da uno specchio all'altro (dalla realtà al sogno e viceversa) in un serissimo gioco di imprevedibili tessiture e legami sonori.