Qualcuno racconta di aver trovato un manoscritto «onirico e delirante»: grazie a ricordi e «prove» in suo possesso, ricostruite da scartafacci relativi al progetto originario (lettere, diari rubati, conversazioni riportate di seconda mano), costui intende offrire ai posteri il resoconto dell'impresa letteraria dei due autori, Lupio e Tullio. Ignorando la «trama giusta» o il «tema migliore», pare che i due fossero orientati soprattutto dalla tentazione di lavorare a un antiromanzo, in cerca della strada più rocambolesca e dispersiva possibile per cominciare la loro avventura letteraria. Grazie a una cospicua eredità, hanno potuto rifugiarsi presso una dimora principesca, eleggendola a spazio ideale per la scrittura. Seguaci di una visione elitaria e aristocratica della cultura e della vita, membri di un bizzarro club esclusivo chiamato «Old Jackuse», i due amici, intellettuali decisamente dandy, non hanno però fatto altro che perdersi, fra umorismo e tragedia, sogni, pigrizie, amori, progetti e intenzioni tradite, lungo una corsa senza fine verso il momento e il modo perfetto per scrivere la loro opera: di cui, a quanto sembra, in tanti, e non solo il misterioso narratore, sembrano essersi interessati...