"Un romanzo d'esordio toccante, forte, crudo: una storia di vendetta, lealtà e amore tra fratelli. Le vicende del giovane Aziz rappresentano un agghiacciante e spesso disturbante scorcio della vita quotidiana in una delle regioni più tormentate del mondo." Khaled Hosseini "Ciò che rende grande questo romanzo è la capacità dell'autore di provare empatia, la sua abilità di infilarsi sotto la pelle dei personaggi che descrive, per ricordarci che siamo tutti diversi, ma ciò che condividiamo è il valore della nostra umanità." Azar Nafisi "Un romanzo che rappresenta appieno, con un grande potere immaginifico, l'impatto che decenni di guerra (a partire dall'occupazione sovietica negli anni '80) ha avuto sulla popolazione afghana. Allo stesso tempo si struttura come una sorta di tragedia antica, sui sentimenti di violenza e vendetta che consumano famiglie e tribù generazione dopo generazione." New York Times "Il più bel romanzo sulle operazioni di pace in Afghanistan e Iraq scritto da molti anni a questa parte. Un romanzo lirico e di una potenza tale da poter essere paragonato a Per chi suona la campana. È una meraviglia che ti spezza il cuore." James Stavridis, ex comandante in capo delle forze alleate, NATO "La sua posizione privilegiata di osservatore interno lo spinge a provare empatia per le persone a fianco e contro le quali combatte. Il suo è un caldo invito a sederci intorno al fuoco con Aziz e ad ascoltare la sua storia. Una storia che non è mai stata raccontata dall'Occidente, per evidente miopia di parte, ma che bastava sapere ascoltare aprendo il cuore e le orecchie, come ha fatto Elliot Ackerman." The Washington Post "Un romanzo che spicca sia per l'ambientazione, sia per l'austera grazia della sua prosa. Ma ciò che può annoverarlo tra gli annali della letteratura di guerra è la sua prospettiva: non è un libro scritto da un soldato americano, ma una tragedia vista con gli occhi di un ragazzo afghano. Attraverso le piccole cose quotidiane, la maestosità di una cultura millenaria emerge con forza. Provate a immaginare Apocalypse Now dalla prospettiva di un Vietnamita." Vogue.com "Il romanzo di Ackerman è asciutto e senza compromessi. Una potente narrazione di guerra con venature di noir." Publishers Weekly