Erano tempi così. Era la prima metà del XIX secolo, l'Italia non esisteva ancora, e nel Lombardo-Veneto la provincia di Como si estendeva dal Lago Maggiore all'Adda. Erano tempi duri, di uomini, donne e bambini che, per garantirsi il vitto quotidiano, erano costretti a lavorare fino a quindici ore al giorno e a sopportare sforzi esagerati in ambienti lavorativi malsani. Attraverso un lavoro minuzioso di documentazione e un'accurata ricerca linguistica, Fabrizio Cartocci cataloga, analizza e ricompone il tessuto lavorativo del Comasco, permettendo al lettore di conoscere approfonditamente le tecniche, le difficoltà e la quotidianità di mestieri nati in un passato remoto (vetrai, fonditori, calcinaroli, setaioli, minatori, fuochisti, cotonieri, conciatori, torbieri). Passando per i mestieri di un tempo, Cartocci mette in risalto la morfologia di un intero territorio e riscrive lo schema sociale di un periodo storico complesso, ancora molto lontano dai traguardi raggiunti nella modernità, come il rispetto verso il lavoratore e l'attenzione nei confronti delle categorie più deboli.