L'ellenismo significò per l'imperatore Giuliano una vera e propria controrivoluzione alla rivoluzione cristiana: condotta in nome del moderno Dio migrato dalla Galilea, la rivoluzione; proclamata in nome degli antichi dei olimpico-capitolini, la controrivoluzione. Persuaso della propria investitura divina e del suo mandato a riconvertire la storia, smentendone ogni interpretazione cristiana, il pius-theosebés Giuliano non si mise al passo coi tempi, ma impose al tempo di mettersi al passo con la sua volontà di restaurazione, anzi di rigenerazione dell'ellenismo.