Gli epigrammi erotici del primo poeta umanista ungherese, cresciuto nell'Italia del Quattrocento, vissuto nella Verona del Guarini, a Ferrara, nella goliardica Padova. Janus Pannonius, o Janos Csezmiczei, amato dal Piccolomini, dal Ficino, colmato di onorificenze e poi perseguitato da Mattia Corvino, scrisse solo in latino: epigrammi, panegirici, elegie, affermando, sull'ecclesiastica poesia ungherese, una rivoluzionaria poesia completamente laica. L'emblema, la "figura", lo stemma di questa libertà epigrammatica è la "vulva di Ursula", immagine totale dell'erotismo letterario.