Il libro descrive il percorso di un giovane scrittore che cresce con i suoi romanzi, da un esordio clamoroso ma ingombrante come quello di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", scritto a soli diciassette anni, alla maturità del recentissimo diario di viaggio "Nessuno lo saprà". L'ironia e la rabbia come cifra stilistica di un linguaggio originale e accurato. Il rifiuto delle etichette e dei salotti televisivi, la voglia di non compiacere la critica, gli strali contro un sistema editoriale poco attento al nuovo. Conclude il libro un'intervista con l'autore.