La migrazione globale è uno dei fenomeni della contemporaneità, ma anche un leitmotiv nell'opera di Massimo Ricciardo. Nel suo più recente progetto, l'artista fa dialogare oggetti fotografici della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz con oggetti della migrazione: cose funzionali al viaggio, come passaporti e carte nautiche, ma anche all'identità e alla memoria, come fotografie di famiglia, diari, un campione della terra d'origine. L'installazione ha generato quesiti di stringente attualità intorno a questi oggetti "parlanti": a chi appartengono? Sono parte del patrimonio culturale? Quali sono le pratiche artistiche e curatoriali appropriate se si decide di raccoglierli, archiviarli, esporli, trasformarli? I dialoghi iniziati intorno all'installazione di Ricciardo proseguono in questo libro che coinvolge una polifonia di voci. Progetto supportato da Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea. Promosso e curato da Kinstshistorisches Institut in Florenz, Max-Plank-Institut.